Christian Dior si fa leggere i tarocchi prima dei suoi show, cucendo rami di mughetto in ogni nuovo abito Christian Dior è l’uomo più superstizioso del mondo. Così lo definiscono le cronache degli anni 40 che, nel raccontare l’ascesa del couturier, non possono non soffermarsi sulle sue note pratiche legate all’occultismo, dal leggere i tarocchi al compiere rituali scaramantici prima di ogni show sino al portare perennemente in tasca oggetti di buona fortuna. Abitudine, più che manie, che caratterizzano Dior e il suo modo di vivere. In un susseguirsi di segnali e di profezie che fanno tentennare anche la ragione dei più scettici, l’esistenza del grande creatore di moda è indissolubilmente connessa alle pratiche mistiche e al loro impiego nella quotidianità e nel lavoro: cucire rami di mughetto negli abiti per decretarne il successo, consultare una chiaroveggente per conoscere l’esito, positivo o meno, delle collezioni che ha in mente di realizzare, organizzare il suo atelier in modo che abbia otto laboratori, assicurandosi così i benefici di questo numero beneaugurante. Dal decifrare i messaggi delle carte all’arredare una stanza di bianco per ospitarvi la morte, ecco come la superstizione ha influenzato la vita e l’arte di Christian Dior.Il legame fra i tarocchi e la modaPrima di presentare al pubblico le sue nuove creazioni, Dior non cerca il consiglio dei critici o il consenso di amici fidati. Il giudizio della sua opera è affidato ai tarocchi e ai loro simboli. La carta del Gerofante è sinonimo di un grande potenziale da mettere in atto, il Carro incita alla costanza e alla dedizione, la Stella illumina il cammino del successo, il Mondo è il compimento di un percorso di vita, unità di assoluta perfezione. L’arte divinatoria nasce in epoca antica e i mazzi prediletti dal couturier sono i classici tarocchi di Marsiglia o gli arcani italiani, tinti di sfumature rinascimentali, con giallo ocra e rosso carminio che distinguono le vesti delle figure immobili ma che guardano al futuro e che la società del tempo consultava nelle pause fra un giro di Volta nella sala da ballo e un assaggio di biancomangiare sulle tavole imbandite. Nato come un gioco mnemonico per passare il tempo, si evolve in una pratica fra il ludico e la pretesa di un intellettualismo votato al risolvere questioni di cuore. Christian Dior posa per un’intervista alla CBS, parte della trasmissione televisiva ‘Person to Person’, 1955. © Getty ImagesNell’atelier di…
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Source: vogue.it
Tarocchi, portafortuna e numeri magici: la superstizione di Christian Dior
