Bruxelles, Boulevard Louis Schmidt. Un enorme ascensore industriale corre veloce al primo piano delle antiche caserme di Etterbeck, costruite alla fine del XIX secolo. Quando le sue porte si aprono ci si ritrova davanti a una gigantesca Brilliant nero opaco, una delle borse più fortunate di Delvaux, creata nel 1958 per l’Expo di Bruxelles. È qui che il visionario pellettiere Charles Delvaux brevettò nel 1908 la prima borsa da donna, la Princesse, la madre di ogni moderna it-bag. Fornitore ufficiale della Corte del Belgio, sua è l’intuizione che conferma quanto la moda sia da sempre intrecciata con la Storia, e quindi anche con quella delle donne.Una stanza del museo Delvaux
Osservandole acquisire una nuova libertà durante i suoi primi viaggi in treno, Delvaux comprese un bisogno trasformando un’intuizione in un oggetto che innescò una vera rivoluzione. Una borsa molto più piccola e leggera delle grandi valige di inizio Novecento, da tenere sulle ginocchia e dentro cui custodire il necessario, ma anche le cose più care. Forse anche quelle segrete. La borsa come la conosciamo oggi deve tutto a lui. Dopo l’apertura delle boutique a Roma e New York, la maison che porta il suo nome ha aperto nel 2019 un nuovo museo che ha tutti i requisiti per diventare una nuova tappa imperdibile per gli appassionati di storia del costume.Guardate il video in cui Christina Zeller, direttore creativo di Delvaux, ci fa da guida nel museoI modelli storici di Delvaux in mostra
A progettarlo è stato lo scenografo Bob Verhelst, che ha voluto un percorso libero in cui ogni visitatore può decidere la direzione prima di immergersi in un viaggio attraverso la storia della borsa, per scoprire documenti storici come il primo brevetto della Princesse, curiosità come la prima borsa creata da Martin Margela, ma anche pezzi unici come il celebre Livre d’Or che raccoglie oltre tremila modelli realizzati dalla maison, voluto nel 1933 dal proprietario del tempo, Franz Schwennicke.L’ingresso dell’ex arsenale, oggi quartier generale di Delvaux
Basta scendere di un piano per scoprire come questa storia continui ancora oggi. Sotto il museo, le stesse mura che hanno protetto la cavalleria, l’artiglieria e l’arsenale della città ospitano dal 1994 anche gli studi di design e l’atelier del marchio dove cento artigiani specializzati (altri cento sono in Francia, divisi tra Bourg-Argental e Avoudrey) realizzano a mano le borse della maison. C’è chi lo fa da oltre 25…
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Source: vogue.it
L’arsenale delle meraviglie: il museo Delvaux a Bruxelles
