Per la Primavera Estate 2021 la stilista Wei Chen Lee, founder del brand taiwanese Jenn Lee, di scarti tessili di ogni tipo, dalle fettucce al denim – e fin qui si parla di riciclo, giusto? Le intenzioni verdi di Lee non finiscono qui, però. La stilista laureata alla University of the Arts London si è unita a brand come Stella McCartney e Bottega Veneta nella ricerca di materiali biodegradabili ottenuti da fonti naturali sostenibili che abbiano il potenziale di favorire un approccio radicalmente più ecologico.© Courtesy Jenn Lee / Vogue TaiwanMentre il direttore creativo di Bottega Veneta Daniel Lee ha trovato la formula dello stivaletto biodegradabile più desiderato dell’autunno 2020 (contiene caffè e canna da zucchero), Wei Chen Lee ha rivolto l’attenzione ai capi bodycon (quelli che esaltano la femminilità), anche se il suo materiale preferito – le scaglie di cefalone, un pesce consumato localmente – è, concorderete, un tantino meno gustoso.Prima che vi venga la nausea, prendiamoci un minuto per ricordare che produrre abiti da fonti a base vegetale coltivate responsabilmente (e piuttosto strane) è una delle più grandi storie moderne di successo della moda sostenibile. Per esempio, Bolt Threads in California è l’azienda di biotecnologie responsabile di Mylo, il materiale simile alla pelle (usato da Adidas, Lululemon e Stella McCartney) ricavato dal micelio filamentoso dei funghi. Tuttavia, direte voi – questa è una soluzione a base vegetale. Cosa pensare invece dei tessuti biodegradabili ricavati da alimenti non vegetali allevati su scala industriale come il collagene di cefalone? E i resti della vostra cena a base di pesce possono davvero contribuire a ridurre l’impatto dannoso dell’industria della moda sul pianeta?© Courtesy Jenn Lee / Vogue TaiwanIl cefalone (Chanos chanos) viene allevato da secoli come alimento su scala industriale, ma è stata la moderna industria tessile di Taiwan, leader mondiale del settore, a riconoscere il potenziale delle scaglie di pesce per la moda. La collaborazione di Lee con Eysan, fornitore di tessuti ai giganti dello sportwear globale, essenzialmente vede mischiare il peptide di collagene contenuto nelle scaglie di pesce alla fibra di rayon biodegradabile per creare un filo che costituisce la base di creazioni a maglia, come quei top in maglia aderente.© Courtesy Jenn Lee / Vogue TaiwanNella teoria della moda new-wave queste creazioni innovative derivano dagli scarti del cibo…
—
Source: vogue.it
Jenn Lee: il brand taiwanese che fa capi biodegradabili partendo dai rifiuti alimentari
