Greta Thunberg era una quindicenne sconosciuta quando ha cominciato i suoi scioperi per il clima durante l’orario scolastico nell’estate del 2018 – una figura solitaria in impermeabile giallo seduta fuori dal parlamento svedese che non aveva idea di quello che sarebbe seguito. Oggi l’attivista 17enne è una delle persone più famose del pianeta e il volto di un movimento ambientalista che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo a scendere nelle piazze.È questa storia straordinaria a essere narrata dal regista svedese Nathan Grossman nel suo documentario I Am Greta – Una forza della natura, che segue l’adolescente dalla sua prima protesta di due anni fa. “Ho ricevuto un suggerimento da un amico che mi ha parlato di Greta,” racconta Grossman a Vogue su Zoom dalla sua casa di Stoccolma. “In quei primi tempi, ero già interessante ascoltare le discussioni che faceva con i passanti. Ha questo modo particolare di esprimersi, eliminando le carinerie e il finto ambientalismo che abbiamo creato intorno al cambiamento climatico.” Inizialmente intenzionato a seguire Thunberg per un paio di giorni, Grossman ha finito per seguirla per un intero anno, dal suo primo discorso a dicembre 2018 a Katowice, in Polonia, alla Conferenza per il clima delle Nazioni Unite, alle proteste di massa in tutto il mondo. “È stato emotivamente molto coinvolgente,” confessa il regista. “Ho passato così tanto tempo partecipando a queste marce e avvertendo l’enorme frustrazione dei giovani di questa generazione nel vedere che non ci si prende cura del loro futuro”.Un ritratto intimo della vita di ThunbergOltre a seguire Thunberg in pubblico, il documentario offre anche uno sguardo intimo – e a tratti profondamente commovente – sul suo quotidiano, sulla sua vita in famiglia. Vediamo l’adolescente ballare da sola, scherzare con il padre Svante e passare il tempo con i suoi amati cani, Roxy e Moses. “È un’adolescente vivace che ama ballare, ha questa fantastica risata, ironia e senso dell’umorismo,” dice Grossman. “Questo lato di lei è sicuramente sconosciuto a molti.”Il film sottolinea anche il fatto che Thunberg ha la sindrome di Asperger, oltre ad accennare alle sue battaglie contro la depressione, al rifiuto di mangiare e al mutismo selettivo prima che cominciasse il suo percorso da attivista. “Ovviamente tutti hanno una storia alle spalle – in questo film, volevo che lei ne parlasse con il cuore,” spiega il regista,…
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Source: vogue.it
I Am Greta. Il regista ci racconta il documentario sull’attivista green più giovane che ci sia
