All’esplosione della pandemia, le maison del lusso e della moda si sono subito mobilitate nella lotta contro il diffondersi dell’epidemia, chi convertendo la produzione alla realizzazione di mascherine, guanti e presidi anti covid, chi aiutando gli ospedali in prima linea e chi finanziando la ricerca.Bulgari ha scelto di muoversi contemporaneamente su tutti e tre i piani mostrando grande impegno nella lotta contro il virus. “Abbiamo reagito immediatamente”, dice Jean-Christophe Babin, ceo della Maison Bulgari. “Abbiamo finanziato l’acquisto di un microscopio ad alta tecnologia per l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma – il primo a isolare il virus in meno di 48 ore. Abbiamo convertito la nostra produzione di fragranze in gel igienizzanti per mani donati a vari ospedali in Italia, Svizzera e nel Regno Unito, e a fine primavera abbiamo creato il Bvlgari Virus Free Fund, un programma finanziario per supportare istituti di alto profilo come il Jenner Institute dell’Università di Oxford, la Rockefeller University e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ancora dell’ospedale Lazzaro Spallanzani (visto che il nostro head quarter è proprio a Roma) – tutti impegnati nel perseguire strategie di ricerca innovative per la remissione e la cura di diversi tipi di virus”.Ecco allora la ragione dell’incontro del 19 gennaio, dal titolo Innovare il presente per un futuro sostenibile, una conversazione sul ruolo fondamentale delle donne nella lotta contro il virus che ha tanto segnato il nostro presente e rischia di condizionare a fondo il nostro futuro. Babin, accanto a Eleonora Rizzuto, responsabile Etica e Conformità, direttrice CSR del Gruppo Bvlgari e dei brand italiani LVMH, ha voluto incontrare alcune scienziate impegnate in questa battaglia di ricerca che si è concentrata da un lato sull’individuazione di un vaccino e dall’altra sulla messa a punto di nuove terapie e farmaci per la cura delle persone affette dal virus.Tra loro, Katie Ewer, Professoressa Associata e Immunologa Senior presso il Jenner Institute dell’Università di Oxford – che grazie a Bulgari ha potuto acquistare un citometro a flusso all’avanguardia – ha raccontato la sfida della messa a punto del vaccino Astra Zeneca, che svolgerà un ruolo fondamentale nel frenare la diffusione del COVID-19 in tutto il mondo. Una delle caratteristiche importanti di questa formulazione, infatti, è che ha un prezzo…
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Source: vogue.it