Scoprite i capi e gli accessori selezionati da Vogue
Trenta giorni per trenta regali. Dalle slippers agli orecchini, dal plaid alle porcellane. Idee, ispirazioni, consigli per fare regali (o farseli fare) aprendo le caselline di uno speciale calendario dell’avvento della moda. 1. Slippers pied-de-poulePerché sì. Da quando Alessandro Michele ne ha trasformato la percezione, le pantofole non sono più l’accessorio paradigmatico del nonno. Senza contare che in tempi di pandemia chiunque osi tenere le scarpe in casa viene coperto di insulti.
Fattore di rischio. Sostituirle in via permanente alle scarpe, modelli slipper Princetown compresi.
Gradiente di conversazione. Modulare, evocabile con tempi, modi, riferimenti trasversali al cinema, tipo: “Queste Audrey Hepburn non le avrebbe mai tirate a Rex Harrison. Se le sarebbe tenute e addio My fair lady e tutte quelle organze disegnate da Cecil Beaton”. Ah, those slippers.
Come ringraziare. Con un minivideo, modello GucciFest, e la caption: “Non riuscirò mai più a toglierle e finirò come la vecchina della favola, che viveva nella scarpa” (cfr: sceneggiatura di una vecchia puntata di “Sex&theCity”, che era molto meno prevedibile di “Emily in Paris”).
Slipper con motivo pied de poule. Rivisitazione della classica slipper della Maison, questo paio di slip-on si caratterizza per la versione contemporanea dello storico motivo a quadri, cui monogramma e morsetto abbinano i tradizionali simboli Gucci. All’interno, una morbida fodera in lana merinos.2. Cardigan in cashmerePerché sì. Il boho chic non tramonterà mai. Rende subito più interessanti e cosmopoliti, un po’ come aver studiato all’estero.
Fattore di rischio. Una terrificante tirata di quella che, dopo aver smanacciato la tua giacca, ti dice che lei il cashmere lo compra al mercatino indiano a venti euro e cerca pure di piazzarti tre sciarpine. Il cashmere è come il calcio, non si sa perché ma sono tutti CT.
Gradiente di conversazione. Binario, nel caso di questo capo e di questo brand, che coniuga al wanderlust della stilista Carlotta Oddi, molto evidente nei grafismi navajo, la fattura in cashmere rigenerato, che sembrerebbe una novità, non fosse che è patrimonio di maestria artigianale italiana, o per meglio dire pratese, da secoli. Concesso sbandierare orgoglio nazionale.
Come ringraziare. “Il futuro bisogna costruirselo con le proprie mani e a propria misura, oppure si subisce quello degli altri”. Da “Storia della…
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Source: vogue.it